Il sovrapprezzo azioni

Il sovrapprezzo di un’azione è dato dalla differenza tra il suo valore di emissione e il valore nominale.
Il linea di massima, la determinazione del valore di emissione delle azioni è lasciata alla discrezionalità della società emittente, tenuto conto che non è mai possibile effettuare emissioni di azioni sotto la pari, cioè con un valore di emissione inferiore al valore nominale.
Sono, invece, ammissibili le:
  • Emissioni alla pari, cioè con valore di emissione pari al valore nominale, e quindi prive di sovrapprezzo.
  • Emissioni sopra la pari, cioè con valore di emissione superiore al valore nominale, e quindi con sovrapprezzo.
 
La determinazione di tale valore deve essere effettuata nel rispetto di quanto stabilito negli articoli 2343 e 2441 del codice civile. Ciò premesso, occorre osservare che il codice civile non fornisce precise indicazioni circa le modalità che dovrebbero essere utilizzate dalla società nel determinare il sovrapprezzo.
Secondo la dottrina prevalente il sovrapprezzo ha come finalità quella di evitare ai soci, precedenti all’aumento del capitale sociale, una riduzione del valore della propria partecipazione.
Esempio
 
Situazione precedente all’aumento del capitale sociale:  
  • Capitale sociale: 120.000 euro rappresentato da 12.000 azioni del valore nominale di 10 euro l’una.
  • Riserva legale: 24.000 euro.
  • Riserva facoltativa: 10.000 euro.
  • Patrimonio Netto: 154.000.
 
Valore di una azione: 
 
Patrimonio netto 154.000 / numero di azioni 12.000 = 12,83
 
Questo è il valore patrimoniale di un’azione prima dell’aumento del capitale sociale.
 
Situazione successiva all’aumento del capitale sociale:
  • Emesse 10.000 nuove azioni alla pari.
  • Capitale sociale: 220.000 euro rappresentato da 22.000 azioni del valore nominale di 10 euro l’una.
  • Riserva legale: 24.000 euro.
  • Riserva facoltativa: 10.000 euro.
  • Patrimonio Netto: 254.000 euro.
 
Valore di una azione: 
 
Patrimonio netto 254.000 / numero di azioni 22.000 = 11,54
 
Questo è il nuovo valore patrimoniale di un’azione dopo l’aumento del capitale sociale.
 
Tratto la "Gli aumenti di capitale - Quaderni di Finanza 5"